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Ognuno di noi in alcuni momenti della vita potrebbe definirsi come un frattale, termine che deriva dal latino fractus (rotto, spezzato), coniato nel 1975 da Benoît Mandelbrot. Siamo come degli oggetti geometrici che si ripetono nella loro stessa struttura allo stesso modo su scale diverse. Rimaniamo dello stesso aspetto anche se visti con una lente d’ingrandimento.Applichiamo lo stesso tipo di comportamento in situazioni simili pur avendone già verificato in precedenza un risultato poco promettente. Questo è solo uno degli esempi di come alcuni nostri meccanismi ci impediscano di attingere alle nostre risorse interne, le quali invece, ci permettono di avere risultati positivi nelle diverse aree della nostra vita, affettiva, relazionale, lavorativa..ecc. Se ci priviamo di questa possibilità viene a mancare l’accesso a nuove strade da percorrere che si rivelano più funzionali per la nostra crescita. Reiterando certi pensieri e comportamenti a noi noti ma disfunzionali, potremmo definirci come un frattale nel senso della sua caratteristica più intrinseca, che è spesso chiamata auto similarità. Ci sentiamo allora come un vecchio disco che continua a girare a vuoto, perdendo così l’armonia della sua musica. 

“Dentro di noi,  possediamo tutte le risorse di cui abbiamo bisogno per far fronte alle nostre sfide evolutive” M.H.Erickson

In alcuni momenti della vita può essere capitato a ciascuno di noi di ritrovarsi in questa situazione, ma ce ne sono altre in cui sentiamo di non star bene per vari motivi, che risultano per noi critiche. Però per far sì che un “momento di crisi” diventi motore di trasformazione, può essere utile la presenza di una figura esperta che agevoli la riattivazione delle risorse interne, a volte difficili da riconoscere autonomamente dentro di sé.

                             “Se la strada diretta è interrotta prenderne una indiretta”                             M.H.Erickson